Editoriale n.3/2015

Le questioni riguardanti i contenuti e le prospettive future della professione economico- contabile costituiscono notoriamente un aspetto da lungo tempo all’attenzione degli addetti ai lavori. Tale ambito, sostanzialmente riconducibile agli iscritti all’ordine professionale dei dotto- ri commercialisti e agli esperti contabili (circa 115.000 distribuiti nei 143 ordini territoriali), si trova ad affrontare una serie di problematiche che la crisi economica, esplosa nel 2007, ha ulteriormente acuito. In relazione a ciò, si pone l’orientamento dei vari provvedimenti normativi che, a vario livello (professione, imprese, sfera dei contribuenti), presentano una chiara azione di ridimensionamento della categoria. Riservando specifica attenzione ad alcuni dei tradizionali contenuti della professione, è evidente come la crisi economica abbia determinato vari effetti sulla relativa operatività dei dottori commercialisti e degli esperti contabili. Da un lato, si è assistito allo sviluppo di interventi professionali connessi alle procedure concorsuali e alla “gestione” della crisi di impresa in generale, ciò favorito da riforme legisla- tive che, oltre all’interesse dei creditori sociali, hanno finalmente riservato la dovuta atten- zione all’entità “azienda” e ai possibili percorsi di turnaround.