Editoriale

Mussari Riccardo

A oggi, com’era prevedibile, il Paese non ha ancora un nuovo governo né ci si attende che la sua necessaria composizione si realizzi in tempi molto rapidi. Tranquillizzo subito, qualora fosse utile, i lettori di questo editoriale di Azienda Pubblica. Non è naturalmente mia intenzione svolgere riflessioni di ordine strettamente politico; non è questo un “luogo” a ciò deputato. Tuttavia, anche chiunque nutre interessi di tipo scientifico nei riguardi delle amministrazioni pubbliche (AP), me incluso, non può sottrarsi dal tenere presente che i parlamentari rappresentano il soggetto economico aziendale (ovvero la comunità amministrata) delle AP eper suo conto esercitano, con i limiti e i contrappesi definiti dalle leggi e sopportando le responsabilità che ne conseguono, il supremo potere volitivo. Gli organi politici sono parte fondamentale e irrinunciabile del processo manageriale pubblico, ampiamente inteso. È mia, e non solo mia, convinzione che il management pubblico sia un processo unitario, interorganizzativo e intra-organizzativo che coinvolge tutte le componenti delle AP e non solo quella porzione, pur fondamentale, che si individua nella dirigenza e negli altri dipendenti pubblici.