Capacità e possibilità di incidenza nel processo di formazione delle regole europee quale ambito di ricerca universitaria

Quagli Alberto

[Editoriale]

È un dato di fatto che la normativa riguardante la comunicazione finanziaria delle imprese italiane discenda dalle decisioni della Commissione Europea; tali decisioni si traducono in Direttive e Regolamenti che l’Italia, come Paese membro, può solo applicare, al limite esercitando solo alcune opzioni laddove permesse dalle norme Comunitarie. Tale approccio caratterizza ormai non solo le regole applicabili alla materia del bilancio e della contabilità, ma anche alla comunicazione finanziaria di tipo non contabile delle società quotate, come informazioni da fornire circa gli assetti proprietari e di governance, operatività sui titoli, e altro ancora. Il fenomeno in parola è stato affrontato dagli studiosi delle nostre discipline con vari atteggiamenti. Si può adottare un atteggiamento “reazionario”, intendendo il comportamento di coloro che criticano le innovazioni normative di derivazione extranazionale, proclamando la superiorità dell’approccio nazionale. Tale atteggiamento, per quanto dignitoso moralmente e intellettualmente lodevole, riveste ben scarsa utilità pratica, tenuto conto che le realtà aziendali dovranno inevitabilmente muoversi secondo le nuove regole. […]

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