Candidatura Valerio Antonelli

PUNTI PROGRAMMATICI AIDEA – VALERIO ANTONELLI – SECS-P071

L’aziendalismo italiano sta vivendo una stagione gravida di opportunità e di sfide. Il rinnovo degli organi sociali di AIDEA rappresenta, quindi, l’occasione per focalizzare l’attenzione di tutti, dopo l’iniziale fase di assestamento del “nuovo modello aggregato” e la sinergia fruttuosa di competenze e relazioni con le società scientifiche settoriali e specialistiche, sul prossimo triennio con la capacità di guardare verso un orizzonte radioso, ben oltre la “fitta nebbia” in cui siamo al momento avvolti con la pandemia in atto.

I valori che ci devono animare sono l’eccellenza scientifica tra rinnovamento e tradizione, la centralità delle giovani generazioni e dei loro bisogni, il senso di appartenenza alla grande famiglia dell’aziendalismo italiano e la centralità di questo nel panorama della produzione, delle istituzioni, della società italiane.

La mission di AIDEA è ora, come è noto a tutti, “di secondo livello” e riguarda numerosi ambiti di promozione, valorizzazione e tutela dei valori e degli interessi della comunità degli aziendalisti italiani.

Il consolidamento e lo sviluppo di relazioni con gli attori istituzionali del mondo universitario (ANVUR, Ministero, CRUI) deve rimanere, quindi, al centro dell’azione di AIDEA. Accanto a essi, numerose altre sfide, non meno importanti, si aprono davanti a noi.

L’AIDEA può proporsi come attore capace di favorire l’aggregazione dei propri soci, provenienti anche da differenti aree scientifiche, in vista dell’accesso (competitivo o no) a risorse di origine nazionale e internazionale o farsi essa stessa, in forme tutte da studiare, attrice al servizio di nuove forme di finanziamento della ricerca a vantaggio dei propri affiliati.

L’AIDEA si deve, poi, fare interprete delle sfide emergenti dalla emergenza sanitaria, quali sono quelle che mettono a dura prova le imprese e che domandano la capacità di attuazione del Recovery Plan. L’AIDEA può mobilitare incredibili  risorse  cognitive,  scientifiche,  culturali, umane, nell’ambito del proprio perimetro, mettendole in connessione con gli attori istituzionali (ministeri, task force, CNEL, Banca d’Italia, ABI, Confindustria), ed economici (imprese, pubbliche amministrazioni, organizzazioni no-profit) del paese.

L’AIDEA, inoltre, deve attivare nuovi canali di comunicazione, anche al di fuori degli spazi istituzionali tradizionali, e veicolare la forza della propria tradizione culturale attraverso i media: TV, radio, social media.

Per fare tutto questo, occorre mobilitare un’intelligenza collettiva e multidisciplinare che rappresenta la vera ricchezza del perimetro AIDEA. Tutti si devono sentire coinvolti. Il think tank deve costituire, dunque, un approccio integrato ai problemi emergenti e favorire il rafforzamento delle relazioni tra le società scientifiche e tra i membri di esse, non solo per valorizzare ciò che ci accomuna, ma, soprattutto, per dispiegare il valore aggiunto che deriva dalla congiunzione di saperi differenti, come è sempre stato nella tradizione dell’aziendalismo italiano.

Numerosi sono, poi, gli obiettivi operativi che non dobbiamo mancare di raggiungere. Tra questi possiamo ricordare il rafforzamento dei flussi di comunicazione già attivi tra AIDEA e ANVUR, l’attività di supporto scientifico che può essere offerto al GEV-13B, l’interazione assidua con il GdL 2020-2023 per la classificazione delle riviste ai fini dell’Abilitazione Scientifica Nazionale, la rivitalizzazione della scuola di didattica AIDEA, la revisione del “format” del Convegno Biennale AIDEA, la razionalizzazione amministrativa e il supporto alla riscossione delle quote sociali, il miglioramento dei meccanismi di interazione con le società scientifiche settoriali e specialistiche.

Per servire questo disegno strategico, organizzativo e operativo, ho deciso di candidarmi al consiglio direttivo AIDEA, mettendo a disposizione, in questa fase della mia vita accademica, la mia esperienza di governo (tesoriere, vicepresidente, presidente) di società scientifica, di partecipazione al consiglio direttivo AIDEA uscente (quale membro di diritto) e di servizio nel mio ateneo.

Per intraprendere questo percorso, i vostri contributi di idee e i vostri suggerimenti sono essenziali. In un momento successivo, avrò modo di comunicare le modalità di  raccolta,  di  dialogo e di condivisione di contenuti e proposte.

La mia e-mail è: vantonelli@unisa.it.