Editoriale

Anessi Pessina Eugenio

Il secondo numero del 2016 propone articoli differenziati per tematica affrontata, classe di aziende pubbliche indagate e approccio di ricerca utilizzato; prevale l’attenzione verso i sistemi informativi aziendali, ma con ottiche che spaziano dagli aspetti strettamente contabili a quelli organizzativi e comportamentali. Il primo saggio (Il bilancio consolidato negli enti locali: prime considerazioni sulla qualità della regolamentazione in Italia) propone un’analisi empirica sull’applicazione, da parte degli enti locali, delle nuove disposizioni in materia di bilancio consolidato.
L’importanza del bilancio consolidato nel contesto pubblico è stata ampiamente affermata nella letteratura nazionale e internazionale, per almeno due motivazioni: da un lato, con la formazione di «gruppi» di imprese ed entità guidate direttamente o indirettamente dall’azione di un istituto pubblico territoriale, la capacità informativa dei bilanci individuali si è inevitabilmente ridotta; dall’altro, la redazione del bilancio consolidato richiede l’adozione della contabilità economico-patrimoniale, che presenta una capacità informativa superiore alla tradizionale contabilità finanziaria. Più recentemente, entrambe le motivazioni sono state rafforzate dalla crescente attenzione delle istituzioni sovranazionali e nazionali, degli operatori economici e della pubblica opinione verso lo stock di debito accumulato dai soggetti che compongono il sistema pubblico. Di qui, in particolare, la disposizione contenuta nel D.lgs. 118/2011 (art. 11-bis), secondo cui Regioni, province autonome ed enti locali «redigono il bilancio consolidato con i propri enti ed organismi strumentali, aziende, società controllate e partecipate, secondo le modalità ed i criteri individuati nel principio applicato del bilancio consolidato di cui all’allegato n. 4/4». […]