L’evoluzione del Project financing da “all inclusive” a “light”: analisi empirica nel contesto italiano

Amatucci Fabio, Pascale Anna Maria

Gli interventi di edilizia sanitaria si collocano tra le opere a diretta utilizzazione da parte della P.A. con la previsione di tariffe/canoni verso le Aziende Sanitarie per i servizi connessi alla disponibilità ed alla gestione dell’opera, nonché per tutti gli altri servizi “no core” strumentali all’esercizio dell’attività sanitaria, resi dal concessionario (Falini A., 2008). Il soggetto privato, dunque, interviene nella costruzione della struttura ospedaliera e nella gestione dei servizi “no core” di supporto all’attività sanitaria, ad eccezione delle prestazioni mediche e delle attività di assistenza al paziente (c.d. servizi “core” che sono di stretta competenza dell’Azienda Sanitaria, in quanto trattasi di attività accreditate e riservate per legge a determinati soggetti). Assume la gestione dei servizi alberghieri e di quelli ospedalieri non medicali, consistenti nella manutenzione ordinaria e straordinaria dell’edificio, nei servizi alberghieri ed ospedalieri generali, nella pulizia del servizio di mensa ed eventualmente anche nella manutenzione delle attrezzature specialistiche di reparto (sale operatorie, radiologia, etc.). A tali servizi viene affiancata, secondo volumi e modalità differenti nei singoli casi, anche la gestione di spazi commerciali ricavabili nella struttura (Osservatorio Finlombarda, 2008). In effetti, nel caso di nuovi ospedali, la moderna concezione architettonica e progettuale prevede lo sviluppo della struttura intorno ad una “street”, un asse di comunicazione che ha la funzione di facilitare la mobilità degli utenti all’interno dell’ospedale ed eventualmente un inserimento nella viabilità esterna all’ospedale. In tale contesto è facile ricavare alcuni spazi commerciali gestiti dal concessionario, previo accordo con il concedente, normalmente mediante l’istituto della locazione. […]

Key-Words: Rapporti pubblico-privato