La valutazione dell’azienda ceduta tra teorie economico-aziendali e normativa fiscale. primi risultati di un’analisi empirica della giurisprudenza tributaria

Paris Anna, Rupo Daniela

La valutazione d’azienda è un’attività che richiede primariamente competenze economicoaziendali ma che poi, quando s’inserisce in un’operazione di gestione straordinaria, diventa trasversale a più normative, tra cui quella fiscale (1). La determinazione del valore dell’azienda trasferita è uno dei primari motivi di conflitto tra contribuente e amministrazione finanziaria (AF) quando l’operazione di trasferimento si qualifica, ai fini delle imposte sul reddito, “realizzativa” poiché tesa a “monetizzare” il valore dell’azienda medesima. La cessione d’azienda rappresenta l’operazione di gestione straordinaria che ha per eccellenza tale carattere e che si differenzia, ad esempio, dal conferimento, dalla trasformazione, dalla fusione e dalla scissione che sono intese come operazioni con valenza riorganizzativa e, conseguentemente, fiscalmente neutre (2). La cessione d’azienda può generare quindi conflitti tra contribuente e Amministrazione Finanziaria (AF) in merito al valore e al conseguente prezzo del complesso trasferito e, di conseguenza, può registrare più frequentemente pronunce giurisprudenziali in tema di valutazione d’azienda (3). Il presente contributo si propone pertanto di rilevare se le parti di un contezioso sulla valutazione di un’azienda ceduta, a sostegno delle loro tesi, impiegano concetti, metodi e grandezze riconducibili alla dottrina economico-aziendale e se poi gli stessi sono recepiti dalle sentenze delle Commissioni Tributarie Regionali (CTR) e Provinciali (CTP). In altri termini, il lavoro intende verificare l’esistenza di punti di convergenza/divergenza tra approcci economico-aziendali e normativi-operativi che scaturiscono dal confronto dialettico tra contribuente ed AF, con riferimento alla valutazione dell’azienda in ipotesi di cessione. […]

Key-Words: Operazioni straordinarie e prassi professionale