La creazione di valore: aspetti critici e problematiche di misurazione

Mussari Riccardo, Melis Andrea, Monfardini Patrizio

[Editoriale]

L’assunzione che la creazione di valore sia un obiettivo coerente con il perseguimento del fine ultimo dell’impresa, ovvero il soddisfacimento dei bisogni umani, non è nuova nella dottrina economico-aziendale, che da tempo si è posta il problema di sviluppare una teoria del valore 1. In tale ottica, si pone il problema di come misurare il valore eventualmente creato tramite l’attività di produzione economica, ossia di definire il concetto di valore creato da parte di un’impresa e di individuare le tecniche e gli indicatori atti a stimare tale valore, che rappresenta una quantità economica congetturata. Ampio è il dibattito esistente fra chi sostiene che l’impresa deve creare valore principalmente per i propri azionisti, e strumentalmente per i propri stakeholder strategici, e coloro i quali ritengono che sia il valore per gli stakeholder aziendali l’obiettivo ultimo che una sana e lungimirante gestione dovrebbe porsi. Anche qualora ci si focalizzi nel tentativo di stimare il valore creato in un’ottica “shareholder”, si è sempre più consapevoli che il valore creato tramite la produzione economica sia difficilmente rappresentabile tramite la sola determinazione del reddito d’esercizio (ed il collegato capitale di funzionamento). Nonostante il processo di convergenza dei principi contabili in atto a livello internazionale, non esiste ancora una definizione univoca di reddito d’esercizio, essendo possibile misurarlo applicando diversi criteri di valutazione. Tali diversità possono determinare differenti risultati d’esercizio anche quando riferiti alla medesima azienda ed agli stessi fatti amministrativi. […]

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MC2012.2Suppl_1_MUSSARI